Saragozza by night

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Saragozza è una città che conta circa seicentosessantamila abitanti posizionata in un centro logisticamente strategico: trecento chilometri da Madrid, trecento da Barcellona e trecento da Bilbao, nella parte nord-orientale della penisola iberica.

Attorno alla città si estendono solo campagne; il che la rende un punto di accumulazione di circa il cinquanta percento della popolazione della intera regione.

Il clima è piuttosto variabile, complice probabilmente la lontananza dal mare e la sua posizione al centro di una valle sferzata sovente da freddi venti e avvolta da una cappa di nebbia che ne caratterizza le mattinate. Sotto il sole la città si riaccende e si riscalda (un po’ come il cuore degli abitanti), ma al calar della sera l’aria diventa molto fredda e la temperatura scende velocemente anche a valori negativi. Almeno questa è stata la mia esperienza, avendola visitata in un periodo non molto caldo (fine novembre), probabilmente in estate la situazione è molto diversa: caldo torrido e zanzare.

Sì zanzare, almeno così c’era scritto in un fogliettino sulla scrivania dell’albergo: “Si prega la gentile clientela di lasciare chiuse le finestre nei mesi estivi perché altrimenti la camera potrebbe essere invasa dalle zanzare”. Ovviamente a fine novembre non ce n’era neanche l’ombra, ma non stento a crederci vista la presenza del fiume Ebro, uno dei tre fiumi più grossi della Spagna.

La sera la città è piacevolmente riscaldata da una discreta vita notturna e le stradine del centro storico sono popolate da giovani e meno giovani che affollano i vari ristoranti e birrerie che tappezzano la città.

Ottima l’esperienza culinaria grazie al collega che mi ha fatto da ospite e che mi ha portato in un localino specializzato in Pincho (una versione un po’ più grande delle più famose Tapa). Locale che esponeva con orgoglio gli attestati cartacei dei vari piazzamenti ai tornei nazionali di Pincho. E dal prezzo realmente contenuto. La prima sera abbiamo mangiano in tre, circa due pincho a testa e due birre a testa e abbiamo pagato 20 euro in totale.

Che dire? Una bella esperienza a cui non poteva mancare anche un giro fotografico notturno per proseguire nella mia collezione di scatti alle città.

Una volta completata la visita di lavoro ho avuto a disposizione un pomeriggio da dedicare alla fotografia e mi sono trascinato dietro reflex e cavalletto per le strade di Saragozza.

Devo dire che la fatica e il freddo che ho provato sono stati ricompensati da un pugno di scatti che mi piacciono veramente molto e che trovare qui in seguito.

Non so se sono riuscito a cogliere il lato giusto di questa bella città, ma sicuramente è la visione che sono riuscito a percepire con il mio occhio nel breve lasso di tempo che ho avuto a disposizione…

Buona visione.

Locali da segnalare: la Taberna craft beer Ordio Minero, una cerveceria in cui gustare buonissime birre artigianali auto-prodotte al giuso prezzo e il tapas bar Mèli Mèlo, dove troverete pinchos da competizione a prezzi decisamente abbordabili. Sono entrambi situati nella stessa stradina del centro: Calle Mayor; valgono sicuramente la pena di una visita in una vivace notte Saragozzegna. 

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